"ATTENZIONE"  LTE in Funzione in alcune zone di Porto Sant'Elpidio

Abbiamo scoperto con la nostra strumentazione che anche a Porto Sant'Elpidio ( FM)  in alcune zone vengono coperte da segnali LTE della Tim, portando disappunto a diversi canali rai e Mediaset ..Occorre inserire nell'impianto un filtro LTE  certificato a norma .

 

 

Cosa è LTE ??

l'LTE ( o 4G )  termine derivato dall'acronimo di Long Term Evolution, è la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile cellulare GSM/UMTS, CDMA2000 e TD-SCDMA.

Nasce come nuova generazione per i sistemi di accesso mobile a banda larga (Broadband Wireless Access) e, dal punto di vista teorico fa parte del segmento Pre-4G, collocandosi in una posizione intermedia fra le tecnologie 3G come l'UMTS e quelle di quarta generazione pura (4G) ancora in fase di sviluppo. Nonostante ciò, con l'intento di porre fine alla confusione tra l'utilizzo in marketing del termine 4G e la vera classificazione come 4G [1], l'ITU ha recentemente deciso di applicare il termine 4G anche all'LTE.[2]

La standardizzazione dell'LTE è stata completata dal 3GPP all'inizio del 2008.

L'obiettivo dell'LTE è quello di promuovere l'uso della banda larga in mobilità, sfruttando l'esperienza e gli investimenti effettuati per le reti 3G e anticipando i tempi rispetto alla disponibilità degli standard di quarta generazione 4G il cui obiettivo è quello di raggiungere velocità di connessione wireless anche superiori a 1 Gb/s.

HSPA ed LTE sono forti antagonisti del WiMAX e delle sue evoluzioni; la disponibilità di HSPA oggi e di LTE nel prossimo futuro riduce di molto le prospettive di successo su larga scala del WiMAX, soprattutto come applicazione in ambito Internet e banda larga mobile.

Molti operatori CDMA2000 stanno pensando di passare allo standard LTE non appena gli apparati saranno disponibili, abbandonando così il CDMA, il cui successo è ormai sempre più limitato, rendendo molto più vicina la possibilità di realizzare uno standard per le comunicazioni mobili veramente mondiale.

Standard e frequenze [modifica]

LTE può funzionare su diverse bande di frequenza. In particolar modo nella UE verranno utilizzate le seguenti bande:

  • banda di frequenza 800 MHz (una volta liberate le frequenze televisive da 794 MHz a 858 MHz, gli attuali canali dal 61 al 69, con l'avvento del digitale terrestre, in Italia dal 2013)
  • banda di frequenza 900 MHz (una volta completato il refarming dello spettro, verrà liberato dal GSM)
  • banda di frequenza 1800 MHz (una volta liberati dei canali attualmente usati dal GSM, entro il 2012)
  • banda di frequenza 2600 MHz (frequenze già libere in alcune zone ma utilizzate dai Ministeri della Difesa e dai radar in altre zone)

Come specificato, la banda di frequenza 800 MHz è derivata dagli ex canali televisivi UHF 61-69 (che occupavano la banda da 790 a 862 Megahertz), liberatisi al passaggio al digitale terrestre di tutti gli stati membri europei. Tali frequenze sono collettivamente chiamate dividendo digitale.

Sono suddivise in canali di 5 Megahertz ciascuno, di cui: 6 blocchi (o canali) nella banda da 791 a 821 Megahertz per il download, e altri 6 blocchi nelle frequenze da 832 a 862 per l'upload. Le due bande sono distanziate da una banda "di transizione" da 11 Megahertz nelle frequenze da 821 a 832 MHz, detta di duplex gap dove si trasmette sia in download che in upload.

Per l'utilizzo della banda a 900 MHz si procederà invece al cosiddetto "refarming" dello spettro radio, ovvero verranno liberati dei canali attualmente utilizzati in tecnologia GSM (2G) per fare posto alle tecnologie 3G e 4G (HSPA+ e LTE). In città e nelle aree urbane saranno usate bande di frequenza più elevate (si parla dei 2,6 GHz in UE), in questo caso il raggio di copertura della cella sarebbe di circa 1 km[senza fonte].

Caratteristiche [modifica]

LTE è parte integrante dello standard UMTS, ma prevede numerose modifiche e migliorie fra cui:

  • utilizzo della modulazione OFDM per il downlink e Single-Carrier FDMA per l'uplink (al posto del W-CDMA dell'UMTS);
  • efficienza spettrale (ovvero numero di bit al secondo trasmessi per ogni hertz della portante) 3 volte superiore alla più evoluta versione dell'UMTS, ovvero l'HSPA;
  • velocità di trasferimento dati in download fino a 326,4 Mb/s;
  • velocità di trasferimento dati in upload fino a 86,4 Mb/s;
  • velocità di trasferimento dati al bordo della cella da 2 a 3 volte superiori all'UMTS/HSPA
  • RTT (Round Trip Time) inferiore ai 10 ms (contro i 70 ms dell'HSPA ed i 200 ms dell'UMTS);
  • utilizzo di un minimo di 1,25 MHz ed un massimo di 20 MHz di banda per ciascun utente con ampia flessibilità (contro i 5 MHz fissi del W-CDMA);
  • applicabilità flessibile a diverse bande di frequenza, incluse quelle del GSM, dell'UMTS-WCDMA e di nuove bande a 2,6 GHz, e con possibilità di aggiungere nuove bande nel tempo a seconda delle necessità.
  • Ottimo supporto in mobilità. Sono state registrate elevate prestazioni fino a 350 km/h, o addirittura sino ai 500 km/h, a seconda della banda di frequenza usata.

A differenza dell'HSPA e dell'HSPA Evolution, che utilizzano la stessa copertura radio della rete UMTS, nel caso dell'LTE è necessario predisporre una copertura radio dedicata, realizzando di fatto una nuova rete aggiuntiva a quella dell'UMTS, o di qualsiasi altro sistema di accesso cellulare, come il GSM, il CDMA2000 e così via.

Arrivo in Italia ( 1 Gennaio 2013 )

Il 27 giugno 2011 viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale[7] il bando d'asta per l'assegnazione delle licenze agli operatori mobili interessati. Le frequenze oggetto d'asta sono[8]:

  • banda 800 MHz (dividendo digitale e ex-frequenze televisive), fino a 6 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 6;
  • banda 1800 MHz, fino a 3 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 3;
  • banda 2000 MHz, 1 lotto di frequenze TDD di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabile su base nazionale, nominato lotto A;
  • banda 2600 MHz, fino a 12 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz, in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 3 a 14, e 2 lotti di frequenze TDD, ciascuno di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabili su base nazionale, nominati lotto B e C, con esclusione delle frequenze 2500-2510 MHz e 2620-2630 MHz nei lotti FDD e delle frequenze 2600-2620 MHz nei lotti TDD.

Il 30 agosto è iniziata l'asta per l'assegnazione delle frequenze.[9] Come previsto gli operatori che vi hanno partecipato sono 4: Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni e 3 Italia.

L'asta si è conclusa con successo alla fine di settembre 2011, con le seguenti assegnazioni:

  • banda 800 MHz: si aggiudicano 2 blocchi a testa Vodafone Italia, Telecom Italia e Wind Telecomunicazioni;
  • banda 1800 MHz: si aggiudicano 1 blocco a testa Vodafone Italia, Telecom Italia, 3 Italia;
  • banda 2000 MHz: nessuna offerta da parte dei gestori partecipanti;
  • banda 2600 MHz: si aggiudicano 4 blocchi 3 Italia e Wind Telecomunicazioni; 3 blocchi a Telecom Italia e Vodafone Italia.

Le assegnazioni hanno fruttato allo Stato 3.945.295.100 euro[10] (1,260 da Telecom Italia, 1,259 da Vodafone, 1,119 da Wind, 305 milioni da 3 Italia[11].

Prime Offerte Commerciali [modifica]

  • Telecom Italia Mobile: il 24 novembre 2009 il gruppo Telecom Italia ha annunciato[12] la prima sperimentazione outdoor pre-commerciale a livello mondiale, realizzata a Torino e completamente integrata con la rete cellulare 2G/3G attualmente in servizio: ad agosto 2010 sono in funzione 17 antenne e sono state registrate velocità di picco di 140 Mb/s.[13] A marzo 2011 sono stati resi noti gli accordi tra Nokia Siemens Networks e TIM per la fornitura degli apparati per la rete.[14] Nokia Siemens Networks il 28 marzo 2011 ha diffuso un comunicato stampa[15] secondo il quale «NSN fornirà oltre 7000 stazioni radiobase destinate ad alcune regioni italiane per l’ammodernamento della rete mobile di Telecom Italia e predisposte per l'LTE, tecnologia di prossimo impiego già avviata con test in alcune aree della città di Torino». Dai primi giorni di febbraio 2012, TIM offre nei suoi negozi di Torino, un trial pre-commerciale della rete LTE on-air nella città di Torino stessa, con prestazioni di 100 mbit/s in download e 50 mbit/s in upload.[16] Ad Aprile 2012 la rete è stata accesa anche a Milano e Roma. [17] A partire dal 7 novembre 2012 la rete è stata ufficialmente lanciata da TIM nelle città di Roma, Milano, Torino e Napoli. Il 18 Novembre 2012 la diretta televisiva trasmessa da RAI SPORT 1 della Turin Marathon è stata realizzata utilizzando la rete LTE di Telecom Italia Mobile, utilizzando telecamere mobili a bordo di moto e di droni radiocomandati [18].
  • Vodafone Italia ha concluso con successo i test nell'area di Milano nel 2011. A partire da marzo 2012 il segnale è stato irradiato nello stadio di Torino.[19] È inoltre stata coperta la città di Ivrea, dove è presente una delle storiche sedi Vodafone [20]. A Luglio 2012 è stato indetto un evento dimostrativo a Milano e Roma su un panel selezionato di alcuni clienti fedeli, e sono state mostrate loro le prestazioni della nuova rete (100 Mb/s in download e 50 Mb/s in upload. Ufficialmente l'LTE di Vodafone è partito il 30 Ottobre 2012 nelle città di Milano e Roma, per poi successivamente espandersi nel resto d'Italia.[21]. L'offerta commerciale prevede un tetto di 15 GB di dati ad una velocità massima di 70 mbit/s in download (la rete sarà portata a 100 mbit/s entro la fine del 2013). [22]
  • Wind Telecomunicazioni ha terminato con successo durante il 2011 i test nell'area di Roma in collaborazione con Huawei.[23] Ha dichiarato di partire con la copertura delle principali città italiane con le frequenze 2,6 GHz entro il 2012 e di integrare l'offerta LTE all'offerta di connettività fissa in maniera trasparente per il cliente.[24]. In seguito i piani sono stati ritardati e secondo Lunter di Vimpelcom l'offerta LTE di Wind sarà lanciata a Giugno 2013 [25]
  • 3 Italia aveva dichiarato che avrebbe coperto le principali città italiane con LTE nel corso del 2012[26], e che inoltre sarebbero stati i primi a partire, con copertura iniziale sui 1800 MHz e sui 2,6 GHz[27]. Il 5 novembre 2012 hanno lanciato il servizio ad Acuto, in provincia di Frosinone, con lo scopo di limitare il digital divide nei piccoli paesi italiani scoperti dalla banda larga. Nel comunicato stampa hanno dichiarato che avrebbero coperto Roma e Milano entro Dicembre 2012[28]. L'offerta commerciale è partita a Febbraio 2013 e attivando l'opzione LTE sulla propria SIM al costo di 1€ al mese si puo accedere alla rete ultraveloce.
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  • Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 16 mar 2013 alle 08:27.

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